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Maggio,5,2024

Estetica oncologica e prevenzione tumori al centro della seconda edizione del Grace Day

Col cancro si può convivere e lo si può fare nella maniera più dignitosa possibile. Un concetto ribadito a più voci durante la seconda edizione del GRACE DAY, L’AMORE CHE DÀ LA VITA ATTRAVERSO ESTETICA & BENESSERE. Un seminario informativo e d’orientamento dedicato all’Estetica Oncologica e all’importanza della prevenzione dei tumori organizzato dall’Associazione Grace e patrocinato dal Comune di Reggio Calabria. Un confronto multidisciplinare in ambito oncologico con l’intento di mantenere alta la qualità di vita. Soprattutto perché è molto importante che donne, ma anche uomini, che devono già affrontare una dura battaglia, abbiamo la possibilità di potersi confrontare anche con estetiste e operatori del benessere.

Per rimarcare il concetto, diversi professionisti del settore medico estetico, ma non solo, hanno partecipato al seminario di domenica scorsa, nella sala conferenze dell’E’Hotel di Reggio Calabria, moderato dalla giornalista Natia Malaspina. In questa edizione, l’Associazione ha inteso coinvolgere anche gli ambiti dell’arte e dello sport per un confronto multidisciplinare. Che non può che cominciare dalla prevenzione – definita «salvavita» dal Presidente dell’Associazione A.R.C.O. (Associazione Ri-Uniti Calabria Oncologica) Francesco Provenzano – e proseguire con un corretto stile di vita. La multidisciplinarietrà è un concetto non più nuovo, ma presuppone un cambiamento nell’approccio culturale che permette di individuare il percorso terapeutico migliore, coordinando più discipline, per raggiungere un obiettivo comune: la sopravvivenza ed il benessere delle persone con diagnosi tumorale.

L’aspetto prettamente medico, è stato sapientemente toccato dall’oncologo e ricercatore Pierpaolo Correale, che ha dato il là a tutta una serie di interrogativi che, chi convive con la mattia oncologica, si pone giornalmente: “Se non riesco a camminare perché i piedi mi fanno troppo male, se guardandomi allo specchio non mi riconosco e mi vergogno ad uscire di casa posso davvero chiamarla vita?” Interrogativi a cui cerca di rispondere giornalmente l’Associazione Professionale di Estetica Oncologica (A.P.E.O), presente al seminario con Carolina Ambra Redaelli, medico e Presidente A.P.E.O. «Attraverso il progetto “Grace, l’Amore che Dà la Vita” che si approccia al mondo dell’estetica oncologica – ha spiegato Lidia Papisca, Presidente dell’Associazione Grace – vogliamo migliorare la qualità di vita dei pazienti in terapia, alleviare gli effetti dolorosi e invalidanti e contrastare gli inestetismi che toccano anche la sfera sociale e psicologica del paziente».

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