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Maggio,6,2024

CORRUZIONE, DIVIETO DI DIMORA PER IL SINDACO DI OLIVADI

Nella mattinata odierna i Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Catanzaro, unitamente ai Carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, personale e reale, nei confronti di Ubaldo Valentino di anni 59, già responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Palermiti (CZ), Nicola Malta di anni 33, sindaco del comune di Olivadi, Francesca Carito di anni 54, architetto, libero professionista e Fabrizio Vito Paparazzo di anni 47, imprenditore. L’attività investigativa, denominata “Urbi et Orbi”, diretta dal Sostituto Procuratore Veronica  Calcagno, con il coordinamento del Procuratore Aggiunto Giancarlo Novelli e del Procuratore Nicola Gratteri, sviluppata  attraverso  attività tecniche di intercettazione, perquisizioni, acquisizioni documentali, escussione di persone informate sui fatti, ha consentito di accertare il sistema collusivo creato dal Responsabile dell’Ufficio tecnico comunale di Palermiti e Olivadi, Ubaldo Valentino, volto a favorire professionisti e imprenditori amici. Il Gip del Tribunale di Catanzaro ha disposto: la misura degli arresti domiciliari nei confronti del tecnico comunale Valentino Ubaldo, indagato per diverse ipotesi di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, abuso d’ufficio, falso aggravato, peculato e corruzione;
il divieto di dimora nel comune di Olivadi  nei confronti del sindaco Nicola Malta, indagato per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e peculato; la misura interdittiva della sospensione dall’attività professionale per mesi 9 nei confronti dell’architetto Francesca Carito, indagata per concorso nel delitto di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente; la misura interdittiva della sospensione dall’attività imprenditoriale per mesi 12 nei confronti di Fabrizio Vito Paparazzo, indagato per concorso nel delitto di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e peculato; il sequestro preventivo della somma di Euro 2.247,00, quale illecito profitto del reato, a carico del Valentno e Paparazzo.

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