Non è più rinviabile la messa in campo di un serio e strutturato piano di programmazione su base pluriennale, che vada a rimettere l’agricoltura al centro dell’agenda di governo e che restituisca stabilità e prospettive a un comparto in forte sofferenza, stretto nella morsa tra gli incrementi record dei costi di produzione e delle tariffe energetiche”. Lo ha sottolineato il presidente della Copagri Franco Verrascina, che è stato ricevuto ieri al Masaf dal Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e Forestale Francesco Lollobrigida e dai sottosegretari alle politiche agricole Patrizio La Pietra e Luigi D’Eramo.
“In gioco c’è la sovranità alimentare del Paese, che richiede una seria pianificazione, la quale necessariamente deve passare da scelte precise e ponderate con le quali andare a individuare cosa è prioritario produrre; scelte che vadano a prediligere tutte quelle coltivazioni essenziali per le eccellenze agroalimentari che fanno grande il nostro Made in Italy nel mondo”, ha aggiunto il presidente, accompagnato dal vicepresidente Tommaso Battista e dal direttore generale Maria Cristina Solfizi.
“Il fine ultimo deve essere quello di ridare ossigeno ai produttori agricoli, in debito da tempo, lavorando contestualmente per rafforzare la competitività delle nostre aziende e agendo quindi sui tanti ostacoli atavici che da anni ne frenano lo sviluppo, primo fra tutti il gap infrastrutturale che ci separa dal resto dei competitor comunitari e che addirittura divide il Paese a metà”, ha concluso Verrascina, che ha consegnato al ministro le dieci proposte della Copagri per il futuro dell’agricoltura, recanti una serie di interventi per incrementare la produttività e rafforzare le potenzialità dell’agroalimentare quale volano di crescita per il Paese.