Il segretario nazionale del Pd Enrico Letta sarà lunedì prossimo a Catanzaro. Lo hanno annunciato il responsabile nazionale enti locali dei dem Francesco Boccia e il segretario regionale del partito Nicola Irto nel corso della presentazione ufficiale della lista che concorrerà alle elezioni amministrative del 12 maggio per il rinnovo del sindaco e del Consiglio comunale del capoluogo calabrese. A Catanzaro il Pd sostiene il candidato sindaco Nicola Fiorita, docente universitario all’Università della Calabria, sostenuto oltre che da quella dei dem, che vede la presenza tra gli altri della presidente regionale del partito, Giusi Iemma, anche da altre quattro liste. “Il segretario nazionale, anche grazie all’impegno di Nicola Irto – ha detto Boccia – sarà qui perché Catanzaro è una città importante. Del resto l’abbiamo detto dall’inizio: saremmo stati vicini alle nostre compagne e ai nostri compagni, al candidato sindaco Nicola Fiorita dal primo all’ultimo giorno della campagna elettorale. E la notizia della presenza del segretario Letta e che lo porterà ad assumere degli impegni in questa città, è che noi qui faremo quello che abbiamo fatto a Napoli. L’impegno continuerà dopo, in Parlamento, non un deputato ma un’intero gruppo parlamentare sarà il gruppo di riferimento della città di Catanzaro”. “Il segretario Letta viene qui a dire con chiarezza – ha detto ancora Boccia – che il Pd ci sarà soprattutto dopo quando Nicola Fiorita sindaco avrà bisogno di risposte in tempo reale che speso sono norme e interventi legislativi sui quali ci dividiamo sempre con la destra. Ed è bene che i cittadini di Catanzaro sappiano, prima del voto che la Lega soprattutto e Fdi sono i partiti che quasi sempre sono in rotta di collisione con noi sulle questioni sociali che riguardano il Mezzogiorno. E bisogna sapere, inoltre, che chi vota Donato sta votando Salvini. Questo è un tema molto caro agli elettori, quindi se vogliono votare Salvini sindaco di Catanzaro devono votare Donato: personalmente penso che i catanzaresi non vedano l’ora di liberarsi di questa cappa”.
