Anche il comune di Lona-Lases, 875 abitanti sparsi sulla strada che collega la val di Cembra e l’altipiano di Pinè, avrebbe dovuto andare al voto assieme ad altri 4 paesi del Trentino. Invece, non si è presentato nessuno. In municipio resta il commissario indicato dalla Provincia dopo l’inchiesta giudiziaria ‘Perfido’, sulle presunte infiltrazioni dell’ndrangheta nel tessuto economico del porfido, che a suo tempo ha travolto anche l’amministrazione. Sarà il consiglio regionale a stabilire il prossimo tentativo elettorale che, con ogni probabilità, sarà indicato tra marzo e giugno del prossimo anno. Nessuno vuole commentare l’assenza di candidati. Ma in paese fanno chiaramente capire che l’ultimo rapporto della Direzione investigativa antimafia, che ha relazionato il parlamento sulle ramificazioni della criminalità organizzata al nord indicando che a Lona Lases avrebbe messo radici una ‘locale’ di ‘ndrine collegate alla cosca Serraino di Reggio Calabria, ha determinato una sorta di resa. Almeno fino al 13 gennaio del prossimo anno quando inizierà il giudizio immediato a carico di 18 persone. Per la procura distrettuale antimafia di Trento devono rispondere di associazione a delinquere di stampo mafioso, altre 5 anche di riduzione in schiavitù nei confronti di alcuni operai cinesi che lavoravano alle loro dipendenze.
