“Dobbiamo lavorare affinché questo marchio non torni più nelle aule di un Tribunale”.
Lo ha detto l’amministratore delegato de “La Fenice Amaranto”, Nino Ballarino, dopo l’acquisizione da parte della società del marchio della “Reggina Calcio 1914”, messo all’asta dal Tribunale di Reggio Calabria.
La squadra milita nel campionato di Serie D ed ha concluso la scorsa stagione perdendo i play-off contro il Siracusa.
Alla manifestazione d’interesse per l’acquisizione del marchio, oltre a “La Fenice”, avevano presentato offerte il Comune di Reggio Calabria e l’imprenditore Stefano Bandecchi, sindaco di Terni.
“Tutto è avvenuto – ha detto il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà – con grande rispetto tra tutti i contendenti.
La Reggina è un patrimonio collettivo della città ed il marchio è andato alla società che la rappresenta di più. A ‘La Fenice’ stiamo affidando questa figlia della città, che va amata, onorata, rispettata, come fa un padre quando affida la figlia al marito. Spero che adesso, quando si fa riferimento alla Reggina, si possa di nuovo cominciare a parlare di calcio”.
Ballarino, nel suo intervento, ha indicato “i primi due obiettivi che si prefigge la società: a breve termine tentare il ripescaggio nella serie C e, in una prospettiva più lunga, il ritorno nel calcio professionistico. “Oggi – ha detto Ballarino – ci siamo assunti una grande responsabilità. Oggi la Reggina rinasce”.(ANSA)