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Maggio,19,2024

BERGAMINI, “UN PROCESSO CI SARÀ. NESSUN’ALTRA SOLUZIONE SAREBBE TOLLERABILE”

“Ieri abbiamo discusso l’udienza preliminare per l’assassinio di Denis Bergamini. All’inizio del mio intervento. Mi tremava un po’ la voce. L’emozione per aver seduta dietro di me, ad ascoltarmi, la nipote Alice che molto gli somiglia. Ho sentito tante volte lamentare le trentennali sofferenze della eterna indagata signora Internò. Mentre parlavo mi è via via montata la rabbia per quel posto rimasto vuoto affianco a me”. Affida a Facebook le sue sensazioni Fabio Anselmo, legale della famiglia Bergamini, a margine della prima udienza preliminare al Tribunale di Castrovillari, nel giorno del compleanno dell’ex centrocampista rossoblu e a quasi 32 anni da quel tragico 18 novembre 1989. “Dopo decenni di battaglie cercando la verità e giustizia per la morte del fratello, Donata non ce l’ha più fatta, stroncata dalla fatica. È mancata all’appuntamento che tanto ha aspettato e desiderato con tutte le sue forze, fino ad esaurirle. Per le proprie sofferenze la signora Internò deve recitare – continua l’avvocato Anselmo – solo il mea culpa. Le sue menzogne, supportate dalle falsità certificate sulle condizioni del corpo di Denis dagli accertamenti “ medico legali” effettuati il giorno della sua morte e quello successivo, su incarico del procuratore capo di allora, hanno depistato gravemente le indagini”. “Donata Bergamini è la vera vittima di tutto ciò. Non vedo l’ora di ritrovarla accanto a me durante il processo che dovrà essere celebrato. Perché un processo ci sarà. Nessuna diversa soluzione – conclude – sarebbe tollerabile”.

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