La lunga fila per entrare nella camera ardente si forma al lato del teatro Bolshoi, vira a sinistra e passa sotto un busto di Lenin. Poi scende lungo la Via Bolshaya Dmitrovka, in fondo alla quale, sul palazzo che fu sede della Terza Internazionale, c’è una lapide intitolata a Gramsci. Infine entra nella Casa dei Sindacati. L’ultimo omaggio a Mikhail Gorbaciov assomiglia a un pellegrinaggio in ricordo del passato sovietico, che viene sepolto con il suo ultimo leader. A dargli l’estremo saluto alcune migliaia di persone. Poche rispetto al ruolo storico del personaggio e all’impatto che ha avuto sul suo Paese e sul mondo. L’assente più illustre in questo ‘mezzo’ funerale di Stato è Vladimir Putin che due giorni fa era passato all’ospedale per deporre un mazzo di rose rosse accanto alla bara del defunto prima di partire per un viaggio a Kaliningrad. Ora è tornato, ma come aveva preannunciato non si fa vedere, limitandosi a inviare una corona di fiori. Una conferma del disagio che la Russia di oggi, intenta ad inseguire la potenza del passato, prova per l’uomo in cui vede colui che ha fatto crollare sì un regime dispotico, ma ha anche aperto le porte al caos degli anni ’90 e
inferto un colpo quasi letale alla grandezza e all’orgoglio nazionali. E’ invece presente l’ex presidente Dmitry Medvedev, ora vice capo del Consiglio di sicurezza nazionale. Così come
sono presenti diversi personaggi dello spettacolo tra cui Alla Pugachiova, una delle più famose cantanti russe. Unico leader europeo a recarsi alla camera ardente è stato il primo ministro ungherese Viktor Orban, in linea con la posizione dissidente più volte espressa rispetto alla Ue sui rapporti con Mosca. Ma nessun incontro è in programma con Putin, ha fatto sapere il Cremlino. Gli altri Paesi dell’Unione hanno inviato gli ambasciatori, così come la Gran Bretagna e gli Usa. Per l’Italia era presente l’incaricato d’affari Guido De Sanctis,
che si è intrattenuto brevemente con l’unica figlia di Gorbaciov, Irina. Quest’ultima ha risposto con un “grazie”, detto in italiano, alle condoglianze del diplomatico.