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Novembre,23,2024

Francia, vittoria a sorpresa del Nuovo fronte popolare

Colpo di scena in Francia: si contavano i seggi mancanti a Marine Le Pen per la maggioranza assoluta ed è invece clamorosamente la gauche a trionfare, con il capo de La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, a rivendicare il governo: “Siamo pronti, Macron riconosca la sconfitta, ha il dovere di chiamare il Nuovo Fronte Popolare a governare”.
Emmanuel Macron e la sua maggioranza uscente non crollano, com’era stato previsto, ma arrivano addirittura davanti all’estrema destra del Rassemblement National di Le Pen, la grande sconfitta di stasera dopo il patto di desistenza siglato nei giorni scorsi contro di lei.
sulta la sinistra.
Macron ha chiesto al premier Gabriel Attal di rimanere al suo posto di primo ministro “per il momento”, allo scopo di “assicurare la stabilità del Paese”.
Attal era andato, come previsto, all’Eliseo a presentare le annunciate dimissioni dopo il voto di ieri sera.
Il presidente della Repubblica gli ha chiesto di restare “per il momento” al suo posto, secondo quanto si apprende dall’Eliseo.
Il voto francese coglie di sorpresa la politica italiana che si trova a commentare a braccio risultati che fin dai primi exit poll diffusi dai media belgi – tradizione dispettosa tra vicini di casa – consegnavano sì, un’incertezza per la mancanza di una maggioranza assoluta, ma che in alcun modo avrebbero consegnato la palma dei vincitori a Melenchon e Macron.
Tra resistenza e desistenza: gioca con le parole la sinistra italiana. “Risultato straordinario per la sinistra unita e una bella risposta di partecipazione. La destra si può battere”, esulta la segretaria del Pd Elly Schlein. “La grande partecipazione del popolo francese premia la proposta popolare e progressista di chi non ha mai avuto dubbi sulla pace, sulla difesa dei diritti sociali e sulla tutela dei più fragili”, scandisce Giuseppe Conte leggendo “un segnale di spinta democratica che oggi parla all’Europa intera”. “Il Nuovo Fronte Popolare vince e salva la Repubblica dall’assalto dell’estrema destra”, si aggiunge Nicola Fratoianni che nel voto d’oltralpe vede chiara “una indicazione di speranza” per il nostro Paese.
“Ha vinto la paura. La scommessa di Macron si è rivelata vincente”, dice in maniera più pragmatica Filippo Sensi che esalta “il cordone sanitario nei confronti della peggiore destra europea” e poi, caustico, il senatore dem commenta: “A Palazzo Chigi qualcuno sta brindando”. Con un riferimento poco velato agli attriti tra gli alleati di Governo in chiave sia interna che europea. “E te credo”, sta al gioco Claudio Borghi che risponde a Sensi con un emoticon sorridente. Il leghista è a lungo l’unico nel centrodestra a intervenire a caldo sul voto francese definendolo un “capolavoro al contrario di Macron” che lascia la Francia “a un ammucchione dominato dalla sinistra”. Viatico per una cavalcata vittoriosa di Le Pen alle prossime presidenziali, prevede. Per l’immediato, però, “attendiamo a braccia aperte Rn tra i Patrioti” per costruire “finalmente la vera alternativa a questa Ue marcia”.
Ma se Borghi appare particolarmente loquace, nel centrodestra è più difficile registrare commenti a caldo forse nell’attesa di avere un quadro più chiaro. A rompere gli indugi ci pensa il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, a dare una lettura di maggioranza al voto francese. “L’alta partecipazione è un fatto molto positivo” osserva commentando il record di affluenza scioccante se confrontato con quello (negativo) registrato in Italia poco meno di un mese fa. “Ma la debolezza delle proposte politiche e le alleanze costruite non su un progetto politico, ma sul principio ‘tutti contro uno’ – avverte – porta all’ingovernabilità ed ora anche la Francia la sperimenterà”.
esito delle parlamentari in Francia ci dà un certo sollievo”.
Lo ha detto il portavoce del cancelliere tedesco, Steffen Hebestreit, commentando il risultato delle elezioni francesi, che ha visto ieri la sconfitta di Marine Le Pen.
Il portavoce ha comunque sottolineato che “resta adesso da vedere quali saranno gli sviluppi politici alla luce di questa inusuale costellazione” uscita dalle urne. Scholz avrà opportunità di parlarne con il presidente Emmanuel Macron a Washington al vertice Nato, ha concluso.

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