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Dicembre,23,2024

Calabria Film Commission al Balkan Film Festival

La Calabria Film Commission al Balkan Film Festival. L’iniziativa, la cui quinta edizione si è aperta ieri, si svolgerà alla Casa del Cinema di Roma fino al 4 dicembre, proponendosi ancora una volta come occasione  di riflessione sulla società balcanica, di incontro tra le cinematografie della regione e quella italiana, di promozione delle coproduzioni e di auspicio per la creazione di un partenariato produttivo, culturale e industriale. In particolare, in questa edizione l’attenzione è rivolta alla valorizzazione della produzione dei giovani autori, tema che sarà anche al centro del workshop “Fare insieme cinema. Un ponte tra Italia e Balcani: sviluppare le coproduzioni”, che si svolgerà domani, primo dicembre, e al quale parteciperà la Calabria Film Commission. Durante il panel, dal titolo “Calabria Film Commission: Economia, paesaggio e valorizzazione dei talenti”, saranno presentate le attività, i servizi e i programmi della Fondazione, con slide e video descrittivi, dai festival realizzati alle migliori location calabresi. L’incontro vedrà la partecipazione, insieme ad altre film commission italiane, di giovani cineasti provenienti dai Balcani, funzionari di Creative Europe, registi e produttori italiani, rappresentanti dei Ministeri italiani (Esteri e Cultura), dell’Anica, direttori di Centri Nazionali di cinematografia di Paesi balcanici.  La Calabria sarà, inoltre, presente al Festival anche con il film “Una Femmina”, di Francesco Costabile, sostenuto dalla Calabria Film Commission, che verrà proposto oggi, 30 novembre, nell’ambito di uno spazio dedicato ad un “parallelo” italo-balcanico sul tema della donna, con la presentazione dell’opera di Kaltrina Krasniqi “Vera guarda il mare” e, appunto, di “Una Femmina”, e un successivo incontro con i registi, moderato da Mimmo Calopresti, componente della giuria del Festival. E ancora Calabria presente domani, con la proiezione, fuori concorso, del film “Polvere” di Antonio Romagnoli, che vede protagonista l’attore, regista e drammaturgo calabrese Saverio La Ruina, anche autore e interprete della pièce teatrale da cui il lungometraggio è tratto.

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