Gioacchino Criaco autore del libro “Il custode delle parole” incontra studenti di Crotone

“Ognuno ha una storia nel cuore” urla il vecchio “Io custodisco parole per un popolo che le ha perse e vaga negli anfratti delle nuvole. Tutti gli esseri viventi hanno una storia: uomini, donne, piante, animali, anche i sassi e pure una zanzara, che zanzara è se non punge?” “Oggi abbiamo punto, Andrìa, una piccola ma fastidiosa puntura sulla faccia di chi distrugge le storie”. L’iniziativa “Libriamoci” fortemente voluta da Girolamo Arcuri dirigente scolastico dell’Istituto Ciliberto – Lucifero di Crotone inizia con un incontro che definire importante è un eufemismo. Un nutrito gruppo di studenti ha infatti avuto la fortuna di incontrare Gioacchino Criaco autore del libro “Il custode delle parole” e discutere liberamente con lo stesso. Un testo sviscerato precedentemente nelle classi dalle docenti di Lingua e letteratura italiana Isabella Ermanno, Rossella Frandina, Marcella Lucente, Francesca Romeo e Caterina Via ha aiutato a riflettere e capire meglio la Calabria figlia di: “Una storia millenaria che ha forgiato le parole intingendole nel cuore, nella testa, nella pancia, nel miele e nel sale, nel sangue eroico e in quello codardo, nella punta delle spade e nel taglio delle zappe”. È la storia di un popolo che: “Non ha perso davvero le parole, addirittura non gli sono state rubate, le ha troppo spesso cancellate per togliersi davanti uno specchio che sarebbe orribile da guardare”. Sono i passi più importanti di un testo che ha segnato la sensibilità degli studenti che si sono accostati alla lettura con curiosità e una sempre crescente attenzione con lo sfogliare delle pagine. Nella cornice di un’aula magna gremita si è parlato dei calabresi, che “Partono così, se li porta il vento, fra le promesse di un ritorno che sarà per sempre e invece non ci sarà quasi mai. La Calabria delle valigie sempre pronte”, ma anche dell’amore, quello vero: “Credo che l’amore sia questa perfezione”, dice Andrìa: “To agapi, pensare insieme le stesse cose, avere desideri che coincidono” glielo dico: “Ego agapao, Caterina, e so di perdermi in te, di annientare ogni resistenza egoistica, di consegnarmi fiducioso al tuo potere”. Così gli studenti del Ciliberto – Lucifero si sono consegnati fiduciosi alle parole dell’autore che li ha spronati a guardare ad un futuro che stanno costruendo, qui ed ora, fra i banchi di scuola e sul quale hanno avuto modo di riflettere e confrontarsi. Un incontro costruttivo che ha aperto la mente degli studenti che si sono approcciati a questo percorso con una propensione diversa perché hanno avuto la possibilità di vedere il mondo da un’altra prospettiva. Un incontro che ha soddisfatto le insegnanti e il dirigente scolastico che hanno raggiunto quanto prefissato, dare agli studenti un altro punto di vista che non sia solo quello nozionistico.