Coerenti. Anche nell’ultima partita di una stagione sciagurata. Coerenti perché il Crotone chiude la stagione con un’altra prestazione inguardabile contro un Parma tutt’altro che trascendentale. E non si capisce perché Modesto, anche nell’ultima giornata con niente da chiedere alla classifica, non abbia fatto giocare chi aveva giocato meno. In campo sempre gli stessi e la figuraccia è stata sempre la stessa, ecco perché coerenti. Magari qualcuno potrà obiettare che non ha giocato chi si è visto poco in questa stagione per problemi di varia natura. Bene. Ma se nessuno dice niente, se non si legge niente sul sito ufficiale e la squadra e la società sono in silenzio (tranne rare occasioni) dal 2 di marzo scorso appare logico che chi scrive racconti una verità che resta assoluta in assenza di contraddittorio. Partita senza entusiasmo, poche le emozioni se non quando Franco Vazquez è andato a contrasto su Festa ribattendogli il rilancio che è terminato in fondo al sacco per l’unico gol della giornata grazie allo scarabocchio del portiere rossoblù. Anche per questa gara il tecnico Francesco Modesto (che ricordiamo ha ancora un anno di contratto con un ingaggio che sfiora i 150mila euro) non è passato dalla sala stampa. Nemmeno dopo l’ultima partita, roba da matti! Ma poi, pensandoci bene; che cosa doveva raccontare Modesto ai giornalisti? Delle sue esternazioni tutte in fotocopia, sempre le stesse e senza costrutto? Oppure motivare questa o quella scelta? L’ultima volta che lo ha fatto è andato incontro ad una figuraccia epocale. Ricordate la sostituzione di Kargbo ad Ascoli? L’attaccante africano che non voleva uscire, Modesto a fine gara disse di averlo sostituito perché non stava e non era stato bene e Kargbo costretto ad clamoroso e imbarazzante dietrofront dopo quella sceneggiata in campo sotto gli occhi di tutti. E allora un Modesto così che non è venuto in sala stampa a parlare ci lascia del tutto indifferenti e anche la società non la biasimiamo se lo ha costretto al silenzio. Ora si aspetta questa benedetta conferenza stampa del presidente Gianni Vrenna dalla quale, personalmente, ci importa poco circa bilanci o altre amenità di questa stagione: sarebbe come girare il coltello nella piaga. Ai nostri lettori e agli ascoltatori di Esperia TV interessano invece i programmi, i progetti futuri ma soprattutto i nomi. Chi sarà il nuovo allenatore (se ci sarà), chi il nuovo direttore sportivo o se sarà ancora Ursino a dirigere le operazioni di mercato e poi gli obiettivi. In fondo i nostri aficionados non chiedono molto.