Beni per oltre 800 mila euro sono stati confiscati dalla Dia di Catanzaro all’imprenditore Pietro Castagna, di 38 anni, di Vibo Valentia, condannato in via definitiva alla pena di due anni ed otto mesi di reclusione per estorsione continuata, a seguito dell’operazione denominata “Caterpillar”. Il provvedimento è stato disposto dalla Corte d’Appello di Catanzaro su proposta della Procura Generale. I beni confiscati riguardano la ditta individuale Castagna Piero, il 90% del capitale sociale della Ctm srl con sede ad Alba (Cuneo), due capannoni industriali, un’abitazione, un terreno, quattro beni mobili registrati e due rapporti finanziari. Dalle indagini che lo hanno riguardato è risultato che Castagna aveva costretto la società aggiudicataria di una gara d’appalto, mediante minacce e intimidazioni, ad assumere proprio personale e ad impiegare i propri mezzi meccanici. Le indagini hanno evidenziato la sproporzione tra reddito dichiarato e gli investimenti effettuati dall’imprenditore.