C’è preoccupazione nel sistema confindustriale calabrese per le criticità legate al sistema viario in conseguenza delle recenti avversità climatiche che hanno interessato tutta la Calabria. Ad esprimerla è il presidente di Unindustria Calabria e Confindustria Catanzaro, Aldo Ferrara: «Il recente cedimento di una parte della SS280, che fortunatamente non ha causato danni seri a persone, e l’interruzione di molte delle strade alternative alla trasversale principale che collega la costa jonica a quella tirrenica della nostra regione sono fonte di apprensione per le ricadute sulla viabilità di persone e merci in Calabria, nel presente e nel futuro. Il caso della città di Catanzaro, da questo punto di vista, è emblematico: alle già difficili condizioni determinate dalla riduzione della portata di carico del Ponte Morandi, per il quale si attende, a lavori conclusi ormai da tempo, la riapertura al traffico di una delle due corsie in uscita dalla città, e soprattutto la chiusura per 18 mesi della galleria Sansinato in ingresso avevano già posto un problema al quale non sono ancora state posse in essere delle soluzioni pienamente soddisfacenti. A maggior ragione, con la SS280 in difficoltà, i problemi si ampliano e minacciano di isolare la città capoluogo, la Cittadella regionale, il mercato agroalimentare calabrese (l’unico della regione) e le tante imprese che quotidianamente operano con clienti e fornitori di tutta Italia. In questo senso, oltre alla insufficiente copertura ferroviaria tra costa jonica e costa tirrenica, le forti limitazioni alle possibilità di connessione viaria da e per il Policlinico e l’Università, la stazione di Lamezia Terme Centrale, con l’aeroporto internazionale, con il Porto di Gioia Tauro, le aree industriali e altre infrastrutture venutesi a creare da lunedì scorso hanno messo in evidenza la fragilità di un sistema esposto a quelle che saranno, purtroppo, condizioni climatiche avverse sempre più frequenti, dannose e potenzialmente pericolose».
«Su tutti questi temi – prosegue Ferrara ¬ – auspichiamo che il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, possa far valere con vigore le ragioni della città nei confronti di Anas. Appreso dalla viva voce del presidente Occhiuto che ci vorranno un paio di settimane perché la SS280 torni a essere pienamente percorribile, rimane l’esigenza di intervenire nel breve periodo affinché i percorsi alternativi siano messi in sicurezza e siano resi idonei a sopportare i normali flussi veicolari. Accogliamo con favore, quindi, dichiarazione dello stato di emergenza deliberata dalla Giunta regionale. In più, il nostro appello è perché ci si attivi affinché in tutta la regione i rischi derivanti da certe condizioni meteorologiche siano mitigati considerevolmente e non impattino così sui cittadini e sulle prospettive a breve, medio e lungo termine dei centri produttivi che hanno una ricaduta positiva sull’assetto sociale ed economico della popolazione. È necessario intervenire immediatamente affinché si rafforzi la resilienza dei territori, delle aree più sensibili. In questo senso, proprio nelle ultime ore, ho ricevuto decine e decine di sollecitazioni da parte degli imprenditori calabresi, preoccupati per i rischi connessi all’isolamento fisico e per i danni che potenzialmente le imprese potrebbero subire a causa del dissesto idrogeologico del territorio calabrese. Anche questo aspetto non è secondario nella costruzione di una regione capace di attrarre investimenti capaci di portare sviluppo e lavoro in Calabria».