Grazie al lavoro compiuto in questi mesi la Camera di commercio di Crotone è riuscita ad ottenere la costituzione di un apposito fondo perequativo Unioncamere destinato alle aziende crotonesi danneggiate dagli eventi calamitosi del novembre 2018. Il fondo avrà uno stanziamento complessivo di 237.117,71 euro, di cui il 95% destinato direttamente alle imprese danneggiate attraverso appositi bandi. L’iniziativa di solidarietà, prevista dal regolamento dell’Unione delle Camere di Commercio d’Italia, si sostanzierà nella pubblicazione di un bando per l’erogazione di voucher alle imprese, finalizzato a favorire il ripristino delle condizioni di operatività, mediante il ristoro delle spese sostenute dall’impresa per la rimozione dei danni subiti dagli immobili, dai macchinari e per il pristino delle attività. “Siamo molto contenti di questo risultato poiché sin dal momento del verificarsi degli eventi calamitosi l’Ente camerale si è attivato per la costituzione del Fondo – afferma il Presidente Alfio Pugliese – Questo risultato si inserisce nel più ampio impegno che ha visto la Camera di Commercio attivarsi quale ‘sportello territoriale’ in favore delle imprese, alle quali è stato garantito un supporto operativo, sia nell’immediatezza dei fatti che nei mesi successivi”. Lo scorso 10 giugno si era tenuto un consiglio camerale straordinario aperto per dare voce alle imprese danneggiate e intermediare per loro con le istituzioni nazionali. Eppure, ad oggi la costituzione del Fondo è l’unica azione concreta di risposta alle aziende vittime delle calamità. Tutte le istituzioni che all’indomani del Consiglio straordinario si sono pronunciate con polemiche e dichiarazioni, sono rimaste, ora come allora, inerti di fronte alla vicenda. “Siamo speranzosi – conclude Alfio Pugliese – che anche il Governo si attivi al più presto per riconoscere lo stato di calamità naturale e far si che le imprese danneggiate possano prendere respiro in un momento storico che vede il territorio più sventurato che mai, privo di sufficienti infrastrutture e carente di servizi”.
