Anche quest’anno l’UniCal viene inserita nel World University Rankings 2024, la prestigiosa classifica dei migliori atenei del mondo stilata dalla rivista inglese Times Higher Education che valuta la qualità della ricerca e didattica delle università.
L’UniCal cresce in tutti i parametri presi in considerazione e scala la classifica mondiale passando dalla posizione 801 del 2022 alla 501, su un totale di ben 1904 università esaminate.
A livello nazionale l’UniCal guadagna 20 posizioni e raggiunge il 27mo posto, salendo sul terzo gradino del podio tra gli atenei a sud di Roma.
A incidere maggiormente sulla valutazione, è scritto in una nota, è il punteggio di 69.6 conquistato per la qualità della ricerca. In questo parametro vengono presi in esame il numero di citazioni, la rilevanza delle pubblicazioni e l’impatto dei progetti di ricerca.
La crescita più rilevante, invece, riguarda la didattica: l’UniCal è passata da 17.1 a 34.9, migliorando soprattutto nei dati relativi al rapporto studenti di dottorato/laureati triennali e studenti di dottorato/staff accademico. Buono anche il risultato (47.4) ottenuto nel parametro riferito alla frequenza con cui la ricerca dell’università viene citata in brevetti industriali. Si consolida, inoltre, la prospettiva internazionale dell’UniCal che nell’International Outlook passa dal punteggio di 37.9 al punteggio di 43.2, grazie all’aumento del numero di studenti internazionali (passati dal 3,3% al 5,4%) e alla introduzione del nuovo indicatore sullo studio all’estero, cui viene assegnato il punteggio di 48.
Un leggero miglioramento (da 18 a 19.5) si registra pure nel parametro che fa riferimento al contesto territoriale in cui viene svolta la ricerca, grazie ad un aumento della reputazione dell’attività scientifica. In questo parametro, prosegue la nota, l’UniCal è penalizzata dal fatto che vengono valutati gli introiti sui quali incide negativamente la debolezza del tessuto socio-economico del territorio.
Il Times Higher Education, infine, evidenzia l’evoluzione positiva del rapporto donne/uomini all’interno della comunità accademica (da 57:43 a 62:38) e del numero di studenti per ogni componente dello staff universitario (da 23.2 a 16.1).(ANSA)