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Aprile,17,2025

Tre arresti a Catanzaro per estorsione, autoriciclaggio e usura, tassi d’interesse fino al 600%

Nella mattinata odierna, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro hanno dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Tribunale di Catanzaro – Sezione Gip-Gup – nei confronti di tre soggetti gravemente indiziati dei delitti di usura, esercizio abusivo dell’attività finanziaria, estorsione e autoriciclaggio.
Il provvedimento è stato adottato all’esito delle investigazioni svolte dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, con l’ausilio del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, che hanno consentito di accertare la sussistenza di un’attività di erogazione di prestiti, a tassi usurari, esercitata stabilmente dal principale indagato, nella città di Catanzaro, sin dai primi anni 2000.
Di particolare allarme è risultata l’estrema eterogeneità delle vittime per età anagrafica, estrazione sociale e attività lavorativa svolta nonché il modus operandi degli indagati i quali, in almeno due occasioni, hanno imposto la restituzione delle somme date in prestito con violenza e minacce, facendo leva anche sull’accertata contiguità del principale indagato ad ambienti criminali, di cui le persone offese hanno espresso ampia consapevolezza e timore.
Tutte le vittime dei diversi episodi di usura e di estorsione versavano in stato di bisogno derivante dall’ingente mole debitoria o dalla mancanza di liquidità, a volte anche soltanto temporanea, per far fronte anche alle più banali esigenze di vita.
I tassi d’interesse accertati nel corso delle investigazioni sono risultati ampiamente al di sopra della soglia di usurarietà, raggiungendo in un caso il 600% su base annua.
Il principale indagato è stato ritenuto gravemente indiziato del delitto di autoriciclaggio, avendo in una occasione reimpiegato un’autovettura sottratta a una vittima nell’attività di vendita di auto da lui gestita.
Il provvedimento dispone la custodia cautelare in carcere nei confronti del principale indagato e degli arresti domiciliari nei confronti degli altri due soggetti di cui è stato accertato, allo stato di gravità indiziaria, il coinvolgimento in due episodi di usura e in uno di estorsione.
I provvedimenti cautelari sono stati adottati dal Gip, su richiesta dell’Ufficio di Procura, per impedire la reiterazione dei reati e l’inquinamento del quadro probatorio.

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