CASSANO ALLO IONIO – I carabinieri hanno arrestato a Cassano allo Ionio tre persone, di cui non è stata resa nota l’identità, con l’accusa di tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose ai danni del titolare di un’impresa impegnata nei lavori del “Terzo Megalotto” della statale 106 ionica.
Gli arresti sono stati fatti dai militari del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cosenza e della Compagnia di Cassano in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip distrettuale di Catanzaro su richiesta della Dda.
L’operatore economico destinatario della tentata estorsione, titolare di un’impresa che aveva ottenuto un appalto per la fornitura di calcestruzzo, si era opposto alla richiesta, fattagli pervenire attraverso un dipendente che a tale scopo era stato sequestrato e condotto in un agrumeto.
Per rendere la richiesta estorsiva più “convincente”, davanti alla sede legale dell’impresa fu lasciata una bottiglietta contenente liquido infiammabile. Tre betoniere di proprietà dello stesso imprenditore, inoltre, furono date alle fiamme.