La Regione si costituirà in giudizio contro il ricorso al Tar presentato a sua volta contro la delibera Cipe sui lavori di ammodernamento della statale 106 tra Sibari e Roseto Capo Spulico. L’approvazione della delibera è il risultato di oltre 10 di anni di lavoro. Il progetto è stato discusso nelle sedi istituzionali preposte e il tracciato approvato è anche il frutto dei miglioramenti proposti dal territorio. Le richieste di modifica del tracciato, a questo punto, sono tardive. «Il blocco dell’iter amministrativo o addirittura la revoca della delibera sarebbero un danno gravissimo per tutti i calabresi e provocherebbero uno stop all’opera. Le rivendicazioni di alcuni – dice la Regione – non possono essere condivise da chi difende gli interessi generali. L’opera rappresenta un’occasione imperdibile per la Calabria, sia perché è un’infrastruttura di trasporto che ne migliorerebbe in modo considerevole l’accessibilità, sia perché rappresenta la più grande opera pubblica programmata oggi in Italia, con un impatto economico importantissimo: un miliardo 234 milioni. I lavori di realizzazione avranno ricadute estremamente rilevanti per lo sviluppo della Regione e dei territori interessati anche in termini di occupazione.