È stato arrestato anche l’ultimo indagato dell’inchiesta antidroga “Perseverant” che lo scorso 29 febbraio ha portato alla cattura di 18 persone, di cui 9 in carcere, che avrebbero gestito nella piana di Gioia Tauro un articolato giro di spaccio di cocaina e marijuana.
Coordinati dal procuratore di Palmi Emanuele Crescenti e dal pm Davide Lucisano, i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno rintracciato Sebastian Ionut Gutuman, di 23 anni di origine romena, a Pamplona, in Spagna, dove, per caso, il giovane si era recato prima che nei suoi confronti scattassero gli arresti domiciliari.
A Pamplona, infatti, il ricercato e la sua famiglia conducevano una vita normale, ignari dei problemi giudiziari dell’indagato.
Un’intercettazione in cui la madre di Gutuman ha riferito a un familiare di aver lasciato l’Italia e di essere in Spagna, però, ha consentito ai carabinieri di scoprire dove si trovasse il 23enne.
Attivato il Servizio di cooperazione internazionale del ministero dell’Interno e presi contatti con la Guardia civil, nei confronti dell’indagato è stato prima emesso un mandato di arresto europeo dal Tribunale di Palmi e poi è stato arrestato dalle forze di polizia spagnole e dai carabinieri.
Ritornato ora in Italia, è stato sottoposto ai domiciliari in attesa del processo.
L’inchiesta “Perseverant” è partita dalla denuncia di un padre disperato perché la figlia faceva uso di droga. Le indagini successive dei carabinieri hanno riscontrato l’esistenza di un florido mercato di cocaina e marijuana, con base a Taurianova e ramificazioni a Rosarno, Platì e Gerocarne, dove gli investigatori hanno individuato i fornitori dello stupefacente.(ANSA)