I sindacati dei benzinai sono stati convocati dal ministero delle Imprese e del Made in Italy alle 15 di oggi. «La convocazione da parte del ministero va incontro alla nostra richiesta di capire come è strutturato l’emendamento – spiega il presidente di Figisc, Bruno Bearzi, a margine dell’assemblea delle tre sigle dei gestori di carburanti che si è tenuta questa mattina -.
“Se nel pomeriggio se ci fosse una apertura da parte del governo siamo disponibili a ridurre di 24 ore la protesta a fronte di un impegno da parte loro di renderci partecipi di un problema che riguarda la nostra categoria”. Lo ha detto Bruno Bearzi, presidente Figisc-Confcommercio, durante la riunione di coordinamento con le altre sigle di categoria. “Non eravamo eroi durante il lockdown più duro come non siamo speculatori ora, chiediamo misura in queste uscite estemporanee”, ha aggiunto chiedendo “rispetto al governo, siamo molto collaborativi e lo saremo fino all’ultimo”, ha rimarcato
Secondo fonti Faib l’adesione allo sciopero è intorno all’80-90%, al netto delle precettazioni, delle gestioni dirette che significano gli impianti automatizzati delle compagnie quelli senza gestori e di qualche pompa bianca.
Percentuale simile anche secondo la Figisc che precisa che allo sciopero dei benzinai “ha aderito circa l’85% del 50% che aveva la possibilità di scioperare”.
L’incontro con i tecnici, a partire dal capo del legislativo, è importante e potrebbe essere l’elemento che fa cambiare la linea di condotta della protesta e revocare il secondo giorno di sciopero.