“La sentenza con cui il Tar della Calabria di fatto intima all’Asp di sottoscrivere il contratto con la clinica ‘Sant’Anna Hospital’, dimostra l’insussistenza delle motivazioni con cui i commissari si ostinano a non pagare le prestazioni fornite nell’anno 2020”. È quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, che annuncia una nuova interrogazione al governo sull’operato della triade commissariale, che sta di fatto creando un grave pregiudizio alla clinica e ai suoi dipendenti, e privando i calabresi di una eccellenza nel campo dell’assistenza cardiochirurgica. Ai ministri interessati Wanda Ferro chiede di verificare l’operato dei commissari e di adottare ogni provvedimento utile a perseguire l’obiettivo di far riprendere l’attività della clinica: “È importante che in questa direzione ci sia un’azione di sensibilizzazione nei confronti del governo da parte dei parlamentari di maggioranza che hanno espresso il loro sostegno alle rivendicazioni della struttura sanitaria”. “I giudici amministrativi – spiega Wanda Ferro – continuano ad attestare la correttezza dell’operato della clinica, annullando ancora una volta un provvedimento dei vertici dell’Asp. I giudici evidenziano che la struttura risulta accreditata non solo per l’Utic, ma anche per altre discipline come cardiologia, cardiochirurgia, terapia intensiva, chirurgia vascolare e ambulatoriale. E siccome non è l’UTIC ad essere presupposto essenziale per il contratto, è evidente lo sconfinamento nelle competenze. L’Asp – dice la Ferro – deve procedere al più presto alla contrattualizzazione della struttura, affinché riprenda la propria attività, salvaguardando trecento posti di lavoro e tornando a dare risposte a centinaia di pazienti che oggi in molti casi sono costretti a farsi curare fuori regione”.

