Il Consiglio di Stato ha definitivamente accertato l’illegittimità dell’operato dell’Asp di Catanzaro che ha vietato al S. Anna Hospital di poter svolgere la propria attività sanitaria dal 23 dicembre del 2020, giorno in cui i Commissari straordinari Latella-Gullì-Musolino avevano ordinato alla clinica di bloccare i ricoveri, provocando le ire dei 300 dipendenti e di centinaia di pazienti (alcuni dei quali già ricoverati ed altri in attesa di interventi salvavita). “I danni fin qui provocati sono gravissimi e saranno le varie Giurisdizioni interessate a dare le giuste risposte” affermano i membri del CdA del Sant’Anna. Il presidente Gianni Parisi, Soccorso Capomolla e Daniele Maselli hanno poi reso noti alcuni particolari della vicenda. Nel ricorso depositato dai Commissari era stato sostenuto che la struttura fosse priva di accreditamento nel 2020; che fosse priva di un’unità di terapia intensiva coronarica, che risultasse un procedimento penale. I giudici del Consiglio di Stato hanno ribadito che l’accreditamento della struttura per l’anno 2020 si evince dalla successione degli atti, conclusione a cui era giunto il TAR. Parisi Capomolla e Maselli parlano di atto discriminatorio da parte dei tre Commissari Asp. Adesso bisogna solo pensare a riportare la clinica agli standard produttivi ed assistenziali riconosciuti su tutto il territorio nazionale. Ci aspettiamo che l’Azienda sanitaria dia al S. Anna Hospital la tranquillità di poter raggiungere al più presto i volumi del passato e dare immediate risposte ai tanti pazienti per i quali la struttura rappresenta un fermo punto di riferimento.