I cittadini calabresi si attendono molto dal governo regionale in materia di sanità: a loro vorrei dire che stiamo ricostruendo un edificio ridotto in macerie, i risultati li produrremo attraverso la ricostruzione di questo edificio e il recupero di efficienza del sistema sanitario. Ce la faremo, riusciremo a dimostrare che questa Regione è governabile, in altri campi come nella sanità, vincendo anche i pregiudizi del governo nazionale che nel corso degli anni ha inviato spesso in Calabria commissari senza alcuna competenza nel settore”.
Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, illustrando alla Cittadella di Catanzaro le iniziative adottate per l’accertamento del debito del servizio sanitario calabrese e le misure messe in campo per le politiche sul personale.
All’incontro con la stampa hanno partecipato anche il commissario straordinario di Azienda Zero, Giuseppe Profiti, il direttore generale del Dipartimento Salute della Regione, Iole Fantozzi, e il sub commissario alla sanità, Ernesto Esposito.
Il pacchetto di misure per ovviare alla carenza di medici e operatori sanitari, denominata “manovra d’autunno”, riguarda una serie di interventi a carattere strutturale che hanno come obiettivo il consolidamento delle dotazioni di risorse professionali, già a partire dal 2022, attraverso l’avvio delle procedure di stabilizzazione del personale sanitario – comparto e dirigenza – e la copertura del turnover 2022, nella misura del 100%, oltre al reclutamento aggiuntivo delle figure professionali mediche e delle altre professioni sanitarie per le funzioni di emergenza ospedaliera e territoriale e per le specialità nelle aree maggiormente interessate dalla mobilità passiva (cardiovascolare, oncologia, ortopedia, urologia). Il numero delle figure professionali coinvolte nei processi di stabilizzazione e di nuovo reclutamento è pari a 2.589 unità di personale tra infermieri, tecnici, OSS, e di 1.044 figure dirigenziali.
I tempi di adozione delle procedure concorsuali sono previsti tra il mese di ottobre e il prossimo dicembre.
Altro obiettivo è diversificare i livelli di remunerazione dell’attività lavorativa resa all’interno delle funzioni sanitarie quali l’urgenza/emergenza e altri settori critici come anestesia e rianimazione, attraverso incentivi nella misura massima di 100 euro all’ora.
“Siamo già all’interno di un percorso avviato – ha dichiarato il commissario di Azienda Zero Profiti – nel quale le aziende hanno approvato i piani di fabbisogno e sono stati convocati i sindacati per cominciare il negoziato sui criteri di reclutamento, stabilizzazione, sostituzione del turnover e potenziamento di organici”.
Sulla reale entità del debito sanitario Profiti ha inoltre aggiunto: “C’è un dato certificato dalla Regione ma anche dai Ministeri che conferma come questo sistema abbia iniziato ormai ad essere in avanzo, in utile dal 2020. È un dato che fa riflettere se comparato a quello che si è sempre detto sull’esistenza di un debito perché a questo punto i due dati dovrebbero trovare una conciliazione, anche se si tratta di due concetti non esattamente sovrapponibili”, ha concluso.