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Novembre,16,2024

Sanità: Nas, verificate 3.884 liste attesa, trovate 195 agende prenotazione ‘bloccate’, 26 medici denunciati, tre a Reggio Calabria

In seguito a verifiche sulla gestione di 3.884 liste di attesa e agende di prenotazione per prestazioni ambulatoriali per visite mediche specialistiche e esami diagnostici relative al Servizio sanitario nazionale, ventisei tra medici e infermieri sono stati denunciati dai Nas.
Sono stati effettuati controlli in 1.364 tra ospedali, ambulatori e cliniche, sia pubblici che privati in convenzione con il SSN, analizzando 3.884 liste e agende di prenotazione per prestazioni ambulatoriali relative a svariate tipologie di visite mediche specialistiche e di esami diagnostici.
Nove medici sono indagati per aver favorito conoscenti e propri pazienti privati, stravolgendo le liste d’attesa e sono indagati per falsità ideologica e materiale, truffa aggravata, peculato ed interruzione di pubblico servizio.
A Reggio Calabria sono stati deferiti, per l’ipotesi di peculato, 3 medici di Aziende sanitarie (uno pneumologo, un angiologo ed un cardiologo) per aver prestato fraudolentemente servizio presso un poliambulatorio privato sebbene contrattualizzati in regime esclusivo con le aziende sanitarie pubbliche.
Il Nas di Perugia ha, invece, individuato un medico radiologo svolgere attività privata presso un altro ospedale, pur trovandosi in malattia, nonché due infermieri che svolgevano esami ematici a favore di privati attestando falsi ricoveri. Inoltre, sono state rilevate 1.118 situazioni di affanno nella gestione delle liste di attesa e superamento delle tempistiche imposte dalle linee guida del Piano nazionale, pari al 29% di quelle esaminate. Tra le cause più frequenti degli sforamenti delle tempistiche sono state accertate, su 761 agende, carenze funzionali e organizzative dei presidi ospedalieri e degli ambulatori, diffusa carenza di personale medico e tecnici specializzati che, unitamente alla mancanza di adeguati stanziamenti e attrezzature, ha determinato il rallentamento dell’esecuzione di prestazioni sanitarie. Questo slittamento si ripercuote anche nel mancato rispetto delle classi di priorità (Urgente, Breve e Differibile) ricollocate, in 138 casi, in tempistiche entro i 120 giorni (Programmabili), non compatibili con i criteri di precedenza e urgenza. In 195 situazioni i Nas hanno riscontrato la sospensione o la chiusura delle agende di prenotazione, in parte condotte con procedure non consentite oppure determinate dalla carenza o assenza di operatori senza prevederne la sostituzione.

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