“Sono 15 mila i medici in uscita nei prossimi 5 anni e che andranno in pensione, molti a 78 anni. Ci troviamo di fronte a un sistema della medicina generale sempre più complesso che ha carichi di lavoro elevati che ricadono su medici sempre più anziani. C’e’ bisogno di un cambio di passo altrimenti da 15 mila i medici in uscita potrebbero diventare 20 mila e questo corrisponderebbe a 20 milioni di italiani senza medico di famiglia. E’ un allarme che vale già dal prossimo anno. Fino ad oggi siamo nell’ordine del centinaio di medici in uscita, dal prossimo anno saranno migliaia”. Lo ha dichiarato a margine del 75esimo Congresso nazionale Fimmg, che si sta svolgendo in Sardegna, il segretario nazionale, Silvestro Scotti. Tra le altre preoccupazioni, ci sono “il problema di riprogrammazione degli accessi in medicina generale e la riqualificazione del corso di formazione. Le soluzioni non possono essere rimandate. Quest’anno portiamo a casa – ha spiegato – l’aumento delle borse di studio: è un risultato importante ma non basta. Devono essere realizzate in tre anni e portano questi giovani ad essere disponibili per i nostri cittadini italiani da qui a quattro anni. Questa e’ una data entro la quale dovremmo aver gia’ portato sul tavolo modelli che permettano ai giovani di cominciare ad operare durante il corso, come succede in molti Paesi europei”.