La Regione Calabria prenderà parte, da domani a lunedì prossimo, alla dodicesima edizione di Salone del Gusto Terra Madre di Torino, la più importante manifestazione biennale dedicata al cibo ed alla tutela del pianeta. La partecipazione della Regione alla fiera, che si terrà al Lingotto di Torino, è curata dal Dipartimento Agricoltura e Risorse agroalimentari e dall’Arsac, l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura. Saranno diciotto le aziende calabresi che porteranno a Torino i prodotti di qualità calabresi da promuovere e valorizzare insieme ai territori di origine. Alla manifestazione, inoltre, prenderanno parte anche i rappresentanti dei Consorzi di Tutela e dei presidi Slow Food. Lo stand istituzionale della Regione Calabria, che sarà posizionato nel padiglione tre, ospiterà una serie di eventi durante i quali sarà puntata l’attenzione non solo sulla qualità e la bontà delle produzioni agroalimentari calabresi, ma anche su un nuovo modo di intendere l’agricoltura e la gastronomia. La tutela dell’ambiente e della terra, dunque, attraverso un’agricoltura sana e rispettosa, il risparmio del cibo, la sostenibilità, la valorizzazione della straordinaria biodiversità calabrese. “La Calabria partecipa a Salone del Gusto Terra Madre di Torino – ha affermato il Presidente della Regione Mario Oliverio – non solo per favorire ulteriormente l’affermazione delle nostre produzioni di qualità e dei nostri territori, ma anche per diffondere la consapevolezza del fatto che attraverso il cibo e le scelte responsabili di produttori e consumatori, si può cambiare il pianeta”.”A Torino faremo in modo di promuovere la più ampia conoscenza possibile della qualità dei prodotti della nostra terra – ha affermato il Consigliere regionale delegato all’Agricoltura Mauro D’Acri – Dialogheremo con i visitatori e creeremo momenti di confronto con i buyers provenienti da tutto il mondo per favorire il cambiamento delle abitudini alimentari delle persone e la consapevolezza dell’importanza di cosa acquistare e portare sulla propria tavola. Scegliere un alimento piuttosto che un altro – ha sottolineato D’Acri – significa pensare anche al futuro nostro e della nostra terra, all’equità sociale, all’economia ed alla politica”.