Migliaia di tonnellate di rifiuti smaltite illecitamente e senza effettuare alcun trattamento tra quelli previsti per legge da parte di una ditta di Zumpano. E’ quanto emerso dalle indagini del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Comando Provinciale di Cosenza coordinate dalla DDA di Catanzaro che ha portato agli arresti domiciliari cinque persone, al divieto di dimora nel Comune di Zumpano per una sesta persona e alla denuncia a piede libero per altre cinque. Sono stati contestati i reati di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, ricettazione aggravata e associazione per delinquere. L’attività d’indagine condotta dal Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro Pierpaolo Bruni e dal Sostituto Antonio Cestone della Procura di Cosenza, coordinati dai Procuratori Aggiunti Giovanni Bombardieri e Marisa Manzini è durata diversi mesi ed ha permesso di interrompere una attività illecita di smaltimento di rifiuti pericolosi e non pericolosi. All’interno dell’azienda “Euro Rottamazioni” in contrada Padula a Zumpano, confluivano vari tipi di rifiuti, oltre ad ingenti quantitativi di cavi in rame prelevato furtivamente a società operanti nel settore energetico, dei trasporti e delle telecomunicazioni. Il Rame, quantificato in oltre cento tonnellate veniva sigillato all’interno di alcuni container per poi essere caricato a bordo di mezzi e occultato sotto altri tipi di rifiuti per essere poi inviato in Puglia, Campania e Basilicata insieme ad altri tipi di rifiuti. Gli spostamenti, che avvenivano con frequenza sono stati monitorati anche attraverso rilevatori satellitari montati dagli uomini della Forestale. Ogni tipo di rifiuto veniva introdotto all’interno del cantiere della ditta. Batterie esauste al piombo, oli esausti di veicoli, elettrodomestici, cartellonistica stradale, lampioni, veicoli fuori uso e rifiuti ferrosi di ogni tipo e finanche una carrozzina per disabili. Un giro d’affari stimato in 1.500.000 euro.