La Corte d’appello di Catanzaro ha ridotto da 20 anni a 12 anni ed otto mesi di reclusione la condanna inflitta in primo grado a Nicolò Passalacqua, il 24enne accusato di essere stato il responsabile dell’aggressione ai danni di Davide Ferrerio, il giovane di Bologna ridotto in fin di vita l’11 agosto del 2022 nel centro di Crotone.
Ferrerio, dal giorno dell’aggressione, é in coma irreversibile.
La sentenza, emessa dal collegio presieduto da Giancarlo Bianchi, ha confermato la colpevolezza di Passalacqua per tentato omicidio, escludendo però l’aggravante della minorata difesa.
“Possiamo ritenerci soddisfatti – ha detto l’avvocato Salvatore Iannone, difensore di Passalacqua – da quello che la Corte ha fatto, cioè infliggere la pena che ci saremmo aspettati in primo grado. Rimane l’amaro in bocca per la mancata riqualificazione in lesioni del reato contestato” .
“La famiglia Ferrerio – ha affermato l’avvocato Fabrizio Gallo, legale di parte civile in rappresentanza del padre di Davide – è scontenta di questa sentenza, nonostante dal punto di vista giuridico possiamo dirci parzialmente soddisfatti perché la qualificazione del reato di tentato omicidio è rimasta”.