È stato arrestato al suo rientro dalla Francia, appena atterrato all’aeroporto di Lamezia Terme dove, sulla pista, ha trovato i carabinieri che gli hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare emessa nei suoi confronti dal gip Federica Giovinazzo su richiesta del procuratore di Palmi Emanuele Crescenti e del sostituto Davide Lucisano.
È finito così ai domiciliari, Gaetano Catania, di 38 anni, coinvolto in un’inchiesta dei carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria che ha fatto luce su un articolato giro di spaccio di sostanze stupefacenti, risultato fortemente radicato all’interno del contesto territoriale dei Comuni di Rosarno e Taurianova.
Residente a Taurianova, Catania era stato dichiarato latitante dal Tribunale di Palmi e, nei suoi confronti, erano state lanciate ricerche a livello comunitario, con l’emissione del mandato di arresto europeo.
A tradirlo sono stati i contatti con i suoi familiari in Italia, con i quali si sentiva quotidianamente, anche raccontando loro di aver preso i biglietti aerei per una fugace visita nel weekend.
Incensurato, Gaetano Catania deve rispondere di tre episodi di spaccio avvenuti nel luglio 2020 contestati anche al suo coindagato Marco Recupero, di 38 anni.
L’arrestato, infatti, avrebbe accompagnato quest’ultimo a Rosarno per acquistare della droga che poi sarebbe servita, secondo gli investigatori, per rifornire gli assuntori di Taurianova.
A dare avvio alle indagini coordinate della Procura di Palmi era stata la denuncia sporta dal padre di una giovane assuntrice di sostanze stupefacenti che, vista la brutta china che stava prendendo la figlia, aveva deciso confidare la dipendenza della ragazza ai carabinieri delle stazioni di Taurianova e di San Martino di Taurianova. Le indagini successive, secondo i militari, avrebbero dimostrato l’esistenza di un florido mercato della droga leggera e pesante, con base a Taurianova e ramificazioni a Rosarno, Platì e Gerocarne, dove avevano base i fornitori del narcotico.(ANSA)