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Crotone
Novembre,18,2024

RIBALTONE SULLA PANCHINA DEL CROTONE. MODESTO ESONERATO, ECCO PASQUALE MARINO

Alla fine Gianni Vrenna ha deciso di cambiare. Francesco Modesto è stato sollevato dall’incarico e la panchina affidata a Pasquale Marino (accordo fino a giugno del 2022). Modesto paga di tasca sua la mancanza di risultati (tre pareggi una vittoria e 5 sconfitte) ma anche per non essere riuscito a dare un’anima ad una squadra che ad un certo punto è sembrata non seguirlo più. Il gioco di Modesto, così tanto apprezzato e prospettato a Gianni Vrenna, in pratica non c’è mai stato. Insieme con la sfortuna e anche una eccessiva valutazione della rosa (troppi, tanti esordienti che insieme ai senatori non hanno saputo coagulare un gruppo vincente) che in pratica ha fallito in quasi tutte le gare giocate. Ora toccherà a Pasquale Marino mettere mano alla sua lunga esperienza di allenatore e provare a tirar fuori il Crotone dalla bassa classifica che al momento lo vede in piena zona retrocessione. Avrà a disposizione 28 giornate che non sono poche ma anche la società deve metterci del suo. Il mercato non ha soddisfatto per nulla, al netto di Mulattieri (che rimane sempre una scommessa per la sua giovane età) il Crotone non ha rinforzato l’attacco con una vera punta. In difesa poi il 50% è fatto da esordienti provenienti dalla Serie C ai quali si sono aggiunti Nedelcearu, neofita del nostro calcio, e Paz (36 presenze nelle ultime 5 stagioni con Bologna, Lecce e in Turchia: un po’ pochine) e Cuomo che rimane sempre un prodotto del vivaio. Delusioni anche dalla mediana con un Mogos ancora lontano dalla forma, un Vulic che forse non ha ben compreso che questa è la Serie B e non la Serie A e che il livello è più basso e in attacco dove Borello e Kargbo non possono reggere alle spalle di un vero attaccante (Mulattieri) e di Maric che ancora non ha dimostrato di che pasta è fatto. Un lavoro mica da poco per Marino che dovrà tirare su il morale anche all’ambiente, ad una tifoseria che ha criticato aspramente tecnico, squadra e società. Il tempo c’è ma a gennaio Vrenna e Ursino dovranno fare quello che non è stato fatto in estate, sperando ci sia il tempo necessario per riguadagnare il terreno perduto.

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