La mobilitazione delle città per fare luce sulla vicenda di Giulio Regeni, il ricercatore italiano, dottorando all’Università di Cambridge, torturato e ucciso in Egitto tra gennaio e febbraio del 2016, passa anche da Cosenza. Da ieri sera, la città ha una panchina gialla intitolata al ricercatore friulano sulla cui tragica vicenda, a cinque anni dalla morte, non è stata fatta ancora chiarezza e nessuna verità è stata ancora accertata. La panchina è stata collocata su Corso Mazzini accanto a quella, di colore rosso, intitolata alla giornalista Maria Rosaria Sessa, uccisa nel 2002, e posizionata nel 2017 per ricordare, insieme a lei, tutte le donne vittime di femminicidio. Il Sindaco Mario Occhiuto si è detto orgoglioso che Cosenza faccia parte di quell’onda gialla che ha invaso le città italiane per testimoniare vicinanza e solidarietà alla battaglia di civiltà portata avanti ormai da cinque anni dai genitori di Giulio Regeni”.

