I sindaci del mezzogiorno lanciando l’allarme sulla gestione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e chiedono all’Anci una presa di posizione più netta. “Si sta profilando l’ennesima beffa ai danni dei comuni meridionali – spiega Davide Carlucci, sindaco di Acquaviva delle Fonti e coordinatore della Rete Recovery Sud – già impoveriti da anni di politiche di ispirazione federalista che hanno svuotato le nostre piante organiche. Arriviamo così all’appuntamento del Recovery Fund senza progetti da presentare e senza personale che li possa redigere e attuare. Ancora una volta il Meridione è condannato”. Per questo Carlucci consegnerà al presidente dell’Anci, Antonio Decaro, a nome dei 500 sindaci, un elenco di richieste per evitare che i fondi del Pnrr finiscano in prevalenza al centro-nord. Intanto il senatore calabrese Ernesto Magorno ha ricordato di avere votato “no al Pnrr perché il 40% delle risorse destinate al Sud rappresentano un’ingiustizia. Purtroppo siamo costretti a prendere atto che le somme certe per il Meridione sono inferiori anche a quella quota; gli 82 milioni non esistono. La cifra di fondi certi, infatti, sarebbe tra i 22 e i 35 milioni. Continuerò a essere in prima linea in questa battaglia per dare al Sud ciò che è del Sud”. Così su facebook il senatore di Italia Viva, Ernesto Magorno.