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Novembre,23,2024

RAGAZZINO EBREO AGGREDITO A FERRARA: "RIAPRIREMO I FORNI"

“Quando saremo grandi faremo riaprire Auschwitz e vi ficcheremo tutti nei forni…”. Sarebbe questa la frase ‘choc’ che alcuni ragazzini di una scuola media di Ferrara avrebbero rivolto a un compagno, coetaneo, prendendolo per il collo negli spogliatoi della palestra. A riportare l’episodio è il Resto del Carlino con la testimonianza della rappresentante di classe, e madre di una alunna della scuola, anche lei di origine ebraica e nipote di sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti, e della dirigente scolastica. Gli atti di bullismo a sfondo antisemita, secondo quanto riferito dalla rappresentante di classe che ha parlato con la madre della giovane vittima, si sarebbero protratte da qualche tempo. “Prima dell’aggressione però – sottolinea – il tutto era circostanziato a offese verbali”. Dell’episodio, che avviene tra l’altro nella città che ospita il Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah, è stata informata la dirigente scolastica dell’istituto. Una frase “grave” anche se chi l’ha pronunciata, un ragazzino delle medie, “probabilmente non si è nemmeno reso conto”. Così il rabbino capo di Ferrara Luciano Meir Caro commenta gli atti di bullismo a sfondo antisemita denunciati in una scuola ferrarese e annuncia che “nei prossimi giorni” si recherà nell’istituto per “raccontare ai ragazzini cosa è stata la Shoah”. Il caso “forse è stato un po’ amplificato, in buona fede”, aggiunge il rabbino capo, perché la vicenda “è già rientrata, e circoscritta”. “Collocherei l’episodio in un ambito di ignoranza di due bambini che litigano”, ha proseguito Meir Caro, “senza un retroterreno” antisemita. Insulti comunque “gravi” sottolinea, perché “riflettono” quello che i più piccoli “respirano negli stadi, nei manifesti per strada, e non si rendono conto della gravità” di certe affermazioni.

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