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Novembre,24,2024

RACCOLTA FIRME DELLA SENATRICE GRANATO CONTRO LA RIFORMA CARTABIA

di Antonio Capria

“Una amnistia mascherata, una legge salva-ladri che consentirà ai politici di decidere quali reati perseguire”. E’ durissimo il giudizio sulla riforma Cartabia della senatrice del gruppo “L’Alternativa c’è” Bianca Laura Granato, promotrice di una raccolta di firme da consegnare al prefetto Maria Teresa Cucinotta. La senatrice contesta l’accordo raggiunto ieri in consiglio dei ministri che ha consentito ai Cinque stelle di ottenere un regime speciale per tutti i reati di mafia, terrorismo, violenza sessuale e droga, che vengono tolti dalla griglia dell’improcedibilità. “Non è così – dice Granato – c’è solo la possibilità di chiedere l’allungamento dei tempi per l’improcedibilità, che deve essere concessa dal giudice con una ordinanza che può essere impugnata in Cassazione. Non c’è alcuna certezza dell’allungamento dei termini, resta la tagliola, e si allungano i tempi creando un processo in un altro processo. La giustizia diventa meno efficiente, più burocratica, e non garantisce le vittime dei reati”. Durissima la senatrice Granato contro i suoi ex compagni del Movimento Cinque Stelle: “Senza mezzi termini hanno tradito il mandato degli elettori. In seguito a questa riforma il Movimento Cinque Stelle doveva tassativamente uscire dal governo. I quattro ministri si dovevano dimettere, adesso sono complici di una riforma scritta anche da un sottosegretario che era avvocato di Berlusconi”. Secondo Granato bisogna garantire certezza della pena e incoraggiare i riti abbreviati, “ciò consentirebbe di abbreviare i processi e garantire giustizia ai cittadini”. “L’auspicio è che con una pressione dal basso le forze politiche si rendano conto che la maggior parte dei cittadini non vuole questa riforma”, conclude Granato.

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