Se i punti non li facciamo in casa allora proviamoci in trasferta. Potrebbe essere questa la richiesta di Stroppa ai suoi ragazzi prima di scendere in campo al Picco di La Spezia. Detto fatto. Il Crotone incassa la prima vittoria della stagione, lo fa con una sofferenza pazzesca specie nell’ultimo quarto d’ora della gara. Ma è stato un Crotone spietato, che a tratti ha messo sotto gli avversari con un centrocampo folto e denso che ha reso difficile la vita ai ragazzi di Italiano. Il Crotone torna a vincere a Spezia, l’ultima volta era successo nel 2015 con Juric in panchina. L’undici rossoblù di partenza è in pratica lo stesso di quello visto nel derby, eccezion fatta per Cuomo che vince il ballottaggio con l’ultimo arrivato Marrone. La partenza della gara però è complicata per i crotonesi in quanto gli spezzini sono pungenti sugli esterni dove soprattutto Mazzotta soffre il dinamismo dell’ex Federico Ricci. Ma la ‘sparata’ ligure dura una decina di minuti e poi si affloscia perché a centrocampo Barberis e Benali accorciano gli spazi, palleggiano bene insieme con Zanellato e conquistano più palloni. La mediana del Crotone comincia a dialogare bene con i terminali offensivi e per lo Spezia sono cominciati i primi problemi. Al quarto d’ora Terzi nel cuore dell’area trattiene visibilmente Simy che va giù ma non ottiene niente. Un’azione fallosa rivista al replay che avrebbe meritato il tiro dal dischetto. Che però arriva al 23’ quando Zanellato si guadagna il penalty sempre per un fallo di Terzi. L’arbitro Volpi questa volta indica il dischetto ma manca un cartellino al difensore, almeno un giallo. Dagli undici metri Simy fa venire un mezzo infarto a tutti calciato un rigore con tanto di saltello stile Jorginho del Chelsea sul quale il portiere Kaprikas per poco non intercetta. Il gol è una mazzata per i padroni di casa che vanno in confusione totale e su una ripartenza Messias inventa un assist per Simy che quasi dal limite mira l’angolo più lontano e insacca il pallone del 2-0. Un gol così Simy lo aveva segnato in Serie A a Ferrara contro la Spal. Sotto di due gol lo Spezia si scrolla e ricomincia a giocare come sullo 0-0. Bartolomei dà sostanza, i gemelli Ricci giocate di qualità e anche la protesta in casa Spezia non manca quando al 40’ Federico Ricci viene affrontato in area da Zanellato ma tutto sotto gli occhi del secondo assistente di Volpi. Niente rigore ma tante proteste per i padroni di casa. Che però riescono ad accorciare le distanze con Federico Ricci che dai 25 metri lascia partire un sinistro dritto per dritto che batte inesorabilmente Cordaz. Dopo il risposo era logico aspettarsi uno Spezia arrembante e invece è il Crotone che entra benissimo e tiene il pallino per almeno 20 minuti. I liguri però non demordono e con tanta confusione riescono a creare qualche grattacapo a Cordaz che per due volte deve rispondere da campione su due conclusioni dalla distanza. Italianio richiama uno sbiadito Mora con Maggiore poi anche Vignali con Ferrer. Stroppa inserisce Mustacchio per Mazzotta che dopo un’ora esatta finisce le energie come nel derby dello Scida. Galabinov termina a terra in uno scontro in area, tutti reclamano il rigore ma tranne l’attaccante spezzino. Messias,, uno dei migliori, saluta e lascia il posto all’esordiente Vido che si mette al fianco di Simy in attacco. Gigliotti effettua un salvataggio eccezionale su Federico Ricci lanciato a rete rischiando anche il rigore. Rigore che l’arbitro non assegna al Crotone per un netto fallo ai danni di Vido nel cuore dell’area ligure. Un pomeriggio davvero negativo per il direttore di gara. Crotone vicino al terzo gol quando Kaprikas sbaglia il rinvio e Simy rìmette sul piede sinistro di Benali che da fuori area centra la traversa. Lo Spezia prova a fare un forcing finale per cercare quanto meno il pareggio. Stroppa getta nella mischia anche Marrone e con qualche patema di troppa il Crotone porta a casa la vittoria. E adesso il riposo che permetterà a Stroppa di poter lavora per migliorare condizione fisica e tecnica con la speranza che anche Maxi Lopez possa mettersi a regime.
