Prima vittoria casalinga per il Crotone che allontana i cattivi pensieri e fa il pieno di ottimismo. Ma i problemi sono ancora lontani dall’essere risolti perchè anche contro il Sorrento, ultimo in classifica, si è assistiti per buona parte della gara ad un Crotone con poche idee, confusionario, sprecone e alla fine anche pauroso nonostante abbia giocato in superiorità numerica per più di mezzora della ripresa. Zauli fa rifiatare Vitale e lo destina alla panchina, promuove titolare Felippe e lo mette a fianco di Petriccione in mediana. Ma il brasiliano non è un incontrista e in quella zona, specie nella ripresa, le sofferenze sono tante. Dietro riecco Gigliotti dopo la squalifica con Leo (ancora troppo timido) e uno esuberante Giron sulle fasce. La partenza anche questa volta è di marca avversaria anche se poi alla fine Dini di parate vere non ne dovrà fare ma è nel contesto generale che il Crotone è ancora un cantiere aperto. Davanti fiducia a Guido Gomez che giovedì scorso ha avuto il merito di evitare la sconfitta col Cerignola in pieno recupero, e con lui un po’ più defilato, D’Ursi che di volontà ne ha da vendere… ma solo quella. La partita si sblocca al 23′ quando Petriccione è bravo a mettere in mezzo una palla che Blondett non valuta bene permettendo a Gomez di impattare di testa (secondo gol stagionale e sempre in acrobazia) per il vantaggio che poi diventerà il risultato finale. Il Crotone avrebbe dovuto cercare, prima del riposo, il colpo del ko ma non lo trova per bravura del centrocampo campano e anche per scarsa precisione dei suoi nella costruzione. Dopo il riposo pronti via D’Ursi butta alle ortiche il pallone del 2-0: solo davanti al portiere apre troppo l’interno e la palla si perde lontanissima dallo specchio della porta. Sorrento in 10 col rosso a Panelli e strada spianata per il Crotone…ma sarà così? Proprio no perchè proprio con l’uomo in più la paura s’impadronisce dei rossoblù e ogni pallone nei piedi pesa un quintale. Il Sorrento è ingenuo, non capisce lo stato psicologico dei padroni di casa, ci prova ma con poca convinzione. Riesce però a tenere rinchiusi gli avversari fino alla fine nella propria metà campo e nei second finali anche nell’area di rigore. Ma questa volta il Crotone si fa furbo, non rischia come col Cerignola e si aggiudica la prima vittoria allo Scida con il pubblico che alla fine applaude ma con poca convinzione.