“Manca ormai una settimana all’avvio nel nuovo anno scolastico, 2021/22, ma la confusione e le incertezze su come avverrà la ripresa regnano sovrane sia tra i politici sia tra gli amministratori. Ascoltiamo e leggiamo che l’anno scolastico ripartirà il 13 settembre, almeno nel Lazio, purtroppo ignorando che sarà l’attività didattica a riprendere il 13 mentre l’intera organizzazione scuola, quella che permetterà il ritorno alla didattica dei ragazzi anche se ancora non abbiamo certezze in quale modo, inizia il primo settembre e in alcuni casi anche oggi con gli esami per il recupero dei debiti scolastici degli alunni. Mi riferisco, quando parlo del primo settembre, in particolare alla impostazione e all’organizzazione della scuola che la rende pronta per il 13 settembre e che comprende ad esempio: la programmazione della didattica e quella della progettazione, la pianificazione delle diverse attività che i docenti svolgeranno durante l’anno scolastico, l’impostazione degli uffici amministrativi poiché ogni anno il turnover del personale è molto elevato, l’allestimento delle aule e degli spazi comuni compreso le mense, la preparazione degli orari delle lezioni per insegnanti e alunni, la formazione delle classi”. È quanto dichiara all’ANSA Mario Rusconi, presidente dell’ANP-Roma, che aggiunge: “La politica sembra non conoscere, o peggio far finta di non conoscere, la scuola al suo interno, come sia organizzata e come funzioni, qual è il lavoro che il personale tutto (presidi, docenti e ATA) svolga quotidianamente per consentire alle nostre studentesse e ai nostri studenti di frequentare la scuola”. Continua sempre Rusconi: “Sul green pass ancora non vi è una direttiva adeguata alle scuole per le quali è impensabile il controllo quotidiano del GP all’ingresso dei docenti, sarebbe sufficiente che la Regione comunicasse i dati del personale che non ha il GP, previo invio dei nominativo da parte delle scuole.”