Il congresso regionale del Pd si terra’ il prossimo 23 giugno. Lo ha stabilito, all’unanimita’, l’assemblea regionale del partito, che si e’ conclusa al Centro Agroalimentare di Lamezia Terme dopo un dibattito durato oltre sette ore. All’assemblea, convocata anche per un’analisi della sconfitta elettorale del 4 marzo, e conclusa dal segretario regionale uscente, il senatore Ernesto Magorno, e’ intervenuto anche il presidente della Regione, Mario Oliverio: nel complesso, hanno preso la parola una ventina di dirigenti del Pd, tra cui il capogruppo in Consiglio regionale, Sebi Romeo, il consigliere regionale Domenico Bevacqua, il sindaco della Citta’ Metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomata’, il consigliere regionale Carlo Guccione, esponenti di spicco del partito come Demetrio Battaglia e Nicola Adamo. La discussione ha registrato l’esistenza, nel Pd calabrese, di due posizioni diversificate sul tema del congresso, con un’area, prevalente, che ha manifestato la volonta’ di celebrare il congresso nei tempi piu’ rapidi possibili e un’altra area piu’ “attendista”: alla fine comunque la votazione ha fissato all’unanimita’ la data del congresso regionale, individuata nel 23 giugno. Sul piano dei contenuti, dall’assemblea democrat e’ emersa la sostanziale condivisione della necessita’ di azzerare il tesseramento in vista del prossimo congresso. Il dibattito e’ stato poi animato dal botta e risposta tra Guccione e Oliverio. Guccione ha suscitato la replica di Oliverio secondo cui “in maggioranza sta anche chi critica in modo aspro ma mantiene sempre una dimensione etica”. Un gruppo di minoranza di dirigenti del Pd, guidati dall’ex assessore regionale Demetrio Naccari Carlizzi, ha depositato all’assemblea un documento nel quale si chiede un rinnovamento delle regole del partito in vista del congresso. Nella prossima settimana, il 14 aprile, si riunira’ la direzione regionale del Pd, chiamata a nominare la commissione di garanzia e a varare il regolamento congressuale.