Nella settimana di Pasqua salgono alla ribalta i consumi dei prodotti della tradizione e in particolare quelli del comparto dolciario, settore ad elevata vocazione artigianale. Secondo i dati resi noti dall’Osservatorio di Confartigianato Imprese Calabria, nella regione sono interessate dai consumi tipici dei prodotti pasquali oltre 2 mila pasticcerie e imprese del settore dolciario – comparto che include pasticceria fresca, gelati, biscotti, cacao, cioccolato, confetteria. Paradossalmente, pero’, le aziende non trovano forza lavoro. In Calabria delle 440 entrate previste dalle imprese per le professioni di pasticcieri, gelatai e conservieri artigianali e panettieri e pastai artigianali, 120 unità risultano di difficile reperimento. C’è poi la crisi combinata di materie prime e dell’energia che hanno provocato effetti pesanti sul comparto dolciario e in particolare sulle pasticcerie. L’analisi dei dati sui prezzi al consumo evidenzia che a febbraio sono saliti del 13,2% mentre i prezzi dei prodotti di pasticceria fresca registrano un ritmo di crescita dimezzato, fermandosi al +6,5%. La biodiversita’ della produzione agroalimentare calabrese, ad elevata vocazione artigianale, si declina in ben 269 prodotti agroalimentari tradizionali, caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo. Si tratta del 5% degli oltre 5 mila prodotti della tradizione italiana.
Pasqua, cresce in Calabria la richiesta di dolci ma mancano i pasticceri
