Torna a parlare il presidente Vrenna dopo la cocente delusione di questa stagione culminata con l’estromissione dai playoff per mano del Foggia. Il numero uno della società si è presentato ai microfoni iniziando con il puntualizzare alcune cose importanti. «La delusione è ancora tanta e il primo deluso sono proprio io. La Serie C purtroppo ha confermato di essere l’infermo del calcio e anche per come si sono svolte le ultime settimane avrebbe bisogno di una rivisitazione. Restare fermi per un mese – sottolinea Gianni Vrenna – non ha giovato a chi come noi, e riferisco alle seconde classificate, ha dovuto preparare questi playoff senza impegni ufficiali e il risultato è sotto gli occhi di tutti per cui occorrerà rivedere anche i format di questa categoria». Vrenna ha salutato Fabio Massimo Conti che non sarà più il diesse del Crotone anche se la sua presenza in questa stagione è stata marginale, e ha annunciato a breve il nuovo ds che salvo ripensamenti dovrebbe essere Giuseppe Di Bari, ex Juve Stabia. Ma c’è anche un aspetto societario e di organizzazione calcistica che Vrenna ha tenuto a sottolineare. «Sono qui per ripartire ma non mi sento di dire che ci sarà un ridimensionamento. Piuttosto torneremo a fare calcio come il Crotone sa fare e come ha dimostrato in tutti questi anni. Puntare sui giovani in primis e poi capire, alla luce dei 34 atleti sotto contratto, chi potrà e vorrà far parte del progetto Crotone perché non è detto che non si possa vincere anche con i giovani. Arriverà un nuovo direttore sportivo con il quale organizzeremo la prossima stagione e di concerto sceglieremo anche il nuovo allenatore». Insomma tra le righe è facile leggere la voglia e la rabbia di Vrenna di voler riconquistare la categoria persa due stagioni fa. E poi torna ancora sui format. «Insieme ad alcuni presidenti di squadre importanti della Serie C proporrò una rivisitazione intanto dei playoff che così come sono stati concepiti non rendono giustizia a chi come noi ha fatto 80 punti. E poi anche la composizione dei gironi sarebbe da rivedere perché non mi sembra giusto che piccole società che puntano solo alla valorizzazione dei giovani e al minutaggio senza investire debbano essere alla pari di società come Benevento, Pescara, Vicenza e ci metto anche il Crotone». Insomma per Vrenna tornare al successo e il ritorno in B rimane uno dei primi obiettivi anche se i tifosi hanno sempre il ricordo del Crotone di Juric, un esordiente a capo di una squadra nata certo per non andare in Serie A. «Ma è successo per cui si può fare».