I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza, coadiuvati dai colleghi della Compagnia Carabinieri di Paola (CS), hanno dato esecuzione a un Decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Paola su richiesta del Sost. Procuratore della Repubblica, Valeria GRIECO, coordinata dal Procuratore Capo della Repubblica, Pierpaolo BRUNI. In particolare, è stato sequestrato un impianto a concentrazione solare per la generazione di energia termica ed elettrica asservente l’Ospedale civile di Cetraro “G. Iannelli”, costituito da 66 parabole di grandi dimensioni, fissate su piastre di ancoraggio; due grandi serbatoi, comunemente denominati torri evaporative, con i relativi assorbitori, i quali erano parte integrante dell’impianto; due locali posti al piano terra dell’ospedale; una centrale termofrigorifera, dotata di componenti idraulici e serbatoi convertitori di energia per la produzione di acqua calda e acqua fredda; il tutto installato su una superficie complessiva di 3000 mq circa. Gli accertamenti esperiti, sin dalla fine di giugno scorso, avvalendosi anche della competenza di Funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Catanzaro, Cosenza e Crotone, hanno permesso di appurare che l’area, presso la quale il citato impianto è stato costruito, risulta ubicata all’interno del vincolo paesaggistico imposto con D.M. del 20 gennaio 1970 per il notevole interesse pubblico ex l. 1489/39, pertanto per eseguire l’intervento edilizio in argomento era necessario ottenere preventivamente l’autorizzazione paesaggistica, ex art. 146 del d.lgs. 42/2004, con la specifica procedura prevista dal successivo art. 147, c. 1, trattandosi di opere da eseguirsi da parte di Amministrazione dello Stato. Inoltre, l’area presso la quale il citato impianto è stato costruito risulta ubicata all’interno di zona sismica classificata 2 in base al D.P.C.M. n.3274/2003 aggiornato con Delibera della Giunta Regionale della Calabria n.47 del 10.02.2004 la quale considera il territorio di Cetraro (CS) con pericolosità media, dove possono verificarsi forti terremoti. Pertanto, era necessario ottemperare alla richiesta di Autorizzazione sismica di cui all’art. 3, L.R. n.37 del 31.12.2015. Alla luce di quanto constatato in sede di sopralluogo e dei successivi accertamenti, venivano deferite in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Paola, 5 persone, di cui due funzionari dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, committente dei lavori e tre responsabili della progettazione e dell’esecuzione dei lavori, ritenute responsabili a vario titolo di reati relativi alla normativa paesaggistica e sulla regolamentazione edilizia.