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Dicembre,3,2024

Operazione “Sunflower”: sequestrati immobili per un valore di 17 milioni di euro per bancarotta fraudolenta, sequestri anche nel cosentino

I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo d’urgenza emesso dal G.I.P. del Tribunale di Rimini, di 41 unità immobiliari tra uffici, stabilimenti industriali e terreni edificabili per un valore di 17 milioni di euro. Sono 4 gli indagati, tra cui 3 consulenti finanziari con uffici in Svizzera ed Emirati Arabi ma operativi anche sul territorio nazionale nelle province di Roma, Rimini e Cosenza.
Dalle indagini è emerso l’esistenza di un piano criminoso per sottrarre l’intero patrimonio immobiliare di una importante società riminese, in liquidazione giudiziale, operante nel commercio all’ingrosso di prodotti ortofrutticoli per aziende della grande distribuzione.
Un gruppo di consulenti finanziari con sede in Svizzera ed Emirati Arabi, ma operativi anche sul territorio nazionale, attraverso una complessa operazione di “cartolarizzazione immobiliare” hanno trasferito, pochi mesi prima della dichiarazione di fallimento, tutti gli immobili ad una società neocostituita, cosiddetta “società veicolo”.
Gli accordi con l’amministratore dell’azienda prevedevano il collocamento di titoli obbligazionari su mercati finanziari esteri, in particolare sulla piazza di Dublino, al fine di raccogliere nuova liquidità necessaria alla società riminese, attività mai effettuata, ne frattempo la società dichiarata fallita, veniva svuotata dell’intero patrimonio immobiliare senza ricevere alcun corrispettivo.
L’intera operazione di “cartolarizzazione” non aveva né le prescritte autorizzazioni né i requisiti richiesti dalla Banca d’Italia e, di fatto, era stata simulata ed, inoltre, veniva appurato che si stavano organizzando ulteriori cessioni di immobili, tra cui una a favore di una Fondazione di diritto estero, ma riconducibile al medesimo sodalizio, con l’intento di far credere che le suddette cessioni a soggetti terzi venissero fatte in buona fede, cercando così di impedirne per sempre il recupero da parte degli organi della procedura di liquidazione giudiziale.
Un articolato disegno illecito, reso ancor più complesso dal coinvolgimento di soggetti esteri, scoperto ed interrotto tempestivamente dagli investigatori riminesi con il sequestro d’urgenza dei beni immobili distratti dal patrimonio della società fallita.
L’operazione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza di Rimini si è svolta con l’ausilio dei Finanzieri del Reparto di Sibari e del Servizio Aereo delle Fiamme Gialle, che ha fornito supporto tecnico logistico.

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