E’ il frutto di una perfetta sinergia fra diversi uffici della Polizia di Stato (Squadra Mobile, Direzione centrale anticrimine e Sco), l’inchiesta che ha portato oggi in carcere Antonio Zuliani, 26 anni,
ritenuto uno dei killer di Francesco Fiorillo, di 45 anni, ucciso il 15 dicembre 2015 a Longobardi, frazione di Vibo Valentia. L’indagine, coordinata dal pm Concettina Iannazzo, non e’ ancora conclusa. Emerge con certezza che a sparare e’ stato pure un secondo sicario ancora da individuare. Ancora da chiarire il movente del delitto: dalle frequentazioni della vittima con soggetti coinvolti in un giro di pedofilia (da un filone dell’inchiesta e’ nata l’indagine che ha portato alla condanna dell’ex parroco di Zungri, don Felice La Rosa, per atti sessuali con un minorenne bulgaro dietro pagamento di denaro), sino allo spaccio di stupefacenti. Antonio Zuliani si trovava agli arresti domiciliari in quanto coinvolto nell’ottobre scorso, insieme ai fratelli, nell’operazione “Giovani in erba”. Ma anche la vittima, Francesco Fiorillo, era stata arrestata il 14 novembre 2014 dai carabinieri di Vibo Marina poiche’ nel corso di una perquisizione domiciliare erano stati trovati 37 involucri in plastica, del peso complessivo di 70 grammi, con decine di semi di cannabis indica, due bilancini di precisione, un proiettile calibro 9, oltre a quattro bossoli gia’ esplosi.
ritenuto uno dei killer di Francesco Fiorillo, di 45 anni, ucciso il 15 dicembre 2015 a Longobardi, frazione di Vibo Valentia. L’indagine, coordinata dal pm Concettina Iannazzo, non e’ ancora conclusa. Emerge con certezza che a sparare e’ stato pure un secondo sicario ancora da individuare. Ancora da chiarire il movente del delitto: dalle frequentazioni della vittima con soggetti coinvolti in un giro di pedofilia (da un filone dell’inchiesta e’ nata l’indagine che ha portato alla condanna dell’ex parroco di Zungri, don Felice La Rosa, per atti sessuali con un minorenne bulgaro dietro pagamento di denaro), sino allo spaccio di stupefacenti. Antonio Zuliani si trovava agli arresti domiciliari in quanto coinvolto nell’ottobre scorso, insieme ai fratelli, nell’operazione “Giovani in erba”. Ma anche la vittima, Francesco Fiorillo, era stata arrestata il 14 novembre 2014 dai carabinieri di Vibo Marina poiche’ nel corso di una perquisizione domiciliare erano stati trovati 37 involucri in plastica, del peso complessivo di 70 grammi, con decine di semi di cannabis indica, due bilancini di precisione, un proiettile calibro 9, oltre a quattro bossoli gia’ esplosi.