Due persone di origini pachistane, una delle quali minore, sono state arrestate dalla Squadra mobile di Reggio Calabria perché ritenute tra gli autori dell’omicidio di Przemyslaw Krzysztof Grudniewski, di 47 anni, cittadino di origini polacche, conosciuto con il soprannome di “Cristian”.
Il delitto risale alla notte tra il 6 e il 7 marzo quando l’uomo, noto in città perché gestiva un autolavaggio, venne trovato privo di vita in via Italia nella sua abitazione.
I provvedimenti di fermo emessi dalla Procura di Reggio Calabria e dalla Procura dei minori, guidate rispettivamente da Giovanni Bombardieri e Roberto Di Palma, sono state convalidate dai giudici che hanno emesso due ordinanze di custodia cautelare in carcere. Su richiesta dei pm Walter Ignazitto e Giulia Scavello i due sono stati arrestati perché gravemente indiziati per l’omicidio e la rapina aggravata ai danni di Grudniewski, disabile, trovato con le mani legate con delle fascette da elettricista ed un indumento intimo conficcato con violenza nella trachea, che ne ha determinato la morte per asfissia.
Il maggiorenne identificato dalla sezione omicidi della squadra mobile è Muhammad Yaseen, di 18 anni. Stando all’attività investigativa, svolta principalmente attraverso l’acquisizione e l’analisi di numerosissime telecamere sia pubbliche che private, il giovane è stato identificato come uno dei soggetti responsabili del delitto. Yaseen e i suoi complici, infatti, si sarebbero introdotti nell’abitazione della vittima attraverso la porta finestra del balcone, che hanno raggiunto con l’ausilio di una scala, poi abbandonata durante la fuga.
Grazie agli accertamenti della polizia scientifica, inoltre, la squadra mobile è riuscita a isolare alcune impronte digitali poi attribuite agli indagati il cui allontanamento a piedi dalla casa di Grudniewski è stata filmato e ricostruito dagli inquirenti che adesso stanno cercando di ricostruire il contesto in cui è maturato il delitto. (ANSA).