Dieci attività imprenditoriali nei settori edilizia, commercio e pubblici esercizi sospese e sanzioni erogate per oltre 130 mila euro.
È il bilancio dell’attività ispettiva svolta nelle ultime due settimane dall’Ispettorato territoriale del lavoro di Cosenza in collaborazione con il Nucleo specializzato dei carabinieri.
Nel settore edile, su 7 ditte ispezionate, quattro occupavanomanodopera in nero: in particolare, otto su 14 sono stati trovati sprovvisti di regolare assunzione.
Per le imprese oltre ai provvedimenti di sospensione dell’attività, è stata elevata una maxi-sanzione pari a 43.700 euro. In tre dei cantieri ispezionati sono state riscontrate anche irregolarità in materia di salute e sicurezza: lavoratori sprovvisti di formazione e addestramento; assenza del Documento di valutazione dei rischi(Dvr); inidoneità di impalcature e ponteggi; difformità degli impianti elettrici e irregolarità nella recinzione dei luoghi soggetti ad intervento. Per le violazioni in materia di sicurezza una delle ditte coinvolte ha subito l’immediata sospensione dei lavori e per tutte e tre le ditte sono state elevate sanzioni per un totale di 17.800 euro.
Nel settore dei pubblici esercizi, in tutte e sette ditte ispezionate sono stati trovati persone occupate in nero: su 34 lavoratori presenti, 12 sono risultati privi di assunzione. Per sei imprese è scattato il provvedimento di sospensione dell’attività e sono state elevate le maxi-sanzioni per un totale di 59.300 euro.
Il controllo nel settore del commercio ha portato alla scoperta di 3 imprese (di cui una micro): in due di queste sono stati scoperti lavoratori in nero e in un’altra è stato accertato il pagamento in contante di uno dei lavoratori regolarmente assunti per un periodo limitato di tempo. Elevate sanzioni per 11.900 euro.(ANSA)
Occupavano lavoratori in nero, sospese 10 attività nel cosentino
