“Dal lavoro bisogna ripartire e continuamente perché il lavoro è quello che manca in Calabria ed è anche la ragione di progressivo e costante impoverimento della nostra terra”.
Lo ha detto il presidente della Regione Roberto Occhiuto partecipando assieme all’assessore alle politiche del lavoro e formazione professionale Giovanni Calabria all’insediamento alla cittadella del Tavolo regionale per i servizi e le politiche del lavoro, presenti i rappresentanti dei sindacati calabresi e delle categorie datoriali.
“La Calabria ha dati economici sempre negativi – ha aggiunto Occhiuto – perché perde costantemente quote di pil in ragione dei giovani e delle persone che abbandonano la regione perché qui non trovano lavoro.
Sono molto contento che oggi si dia corso a quello che è stato stabilito in una delibera di qualche settimana fa e si renda strutturale il lavoro di questo tavolo che vede coinvolti tutti quelli che devono essere protagonisti, insieme alle istituzioni, per creare le condizioni affinché il lavoro possa essere possa essere garantito in Calabria secondo le regole che sono previste. Noi dobbiamo creare lavoro ma dobbiamo creare anche le condizioni affinché chi lavora possa lavorare con tutti i requisiti di sicurezza, di retribuzione dovuti in in un territorio che appartiene a un paese civile come l’Italia”.
Per Occhiuto, che ha messo in evidenza la necessità di ‘innovare la formazione professionale, “tante sono le ricette da seguire. Noi stiamo cercando di attrarre e investitori nazionali e internazionali anche attorno agli asset della logistica come il porto di Gioia Tauro. Alcuni di loro sono venuti perché hanno sperimentato che la Calabria oggi rispetto al passato ha degli ecosistemi che permettono di insediare nuove attività economiche. Mi riferisco per esempio agli investimenti nella direzione delle nuove tecnologia quello che ha fatto Atos, a quello che sta facendo Nuovo Pignone sia a Vibo che a Corigliano. È ancora poco, c’è ancora molto molto da fare e soprattutto c’è da affrontare il tema gigantesco che si è prodotto a causa della cancellazione nel reddito di cittadinanza”.(ANSA)