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Novembre,5,2024

Numerosi gli studenti che questa mattina hanno varcato il cancello del campo di Ferramonti

Tante persone, la gran parte studenti, hanno hanno varcato il vecchio cancello del campo d’interramento di Ferramonti per celebrare la Giornata della memoria. Soprattutto gli studenti delle scuole primarie e medie, accompagnati dai loro insegnanti, hanno avuto la possibilità di conoscere e vedere con i loro occhi, i luoghi di una delle pagine più orrende che la storia possa ricordare, con la persecuzione del popolo ebreo. All’iniziativa ha partecipato il Presidente della Regione, Mario Oliverio; il Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao; il rabbino capo della Comunità ebraica di Napoli, Rav Umberto Piperno, l’arcivescovo Di Rossano – Cariati, mons. Giuseppe Satriani. La giornata si è aperta con la deposizione, da parte del sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, di una corona d’alloro al monumento dei deportati di Ferramonti. Subito dopo c’è stata la cerimonia religiosa in ricordo dei morti del campo di ferramonti di Tarsia e di tutte le vittime dell’olocausto, da parte del rabbino capo della Comunità ebraica di Napoli. Il prefetto di Cosenza ha consegnato tre medaglie d’onore a Rosario Carpino, Michele Santoro e Francesco Tufo. Tomao, a margine della manifestazione si è detto particolarmente contento nel vedere “una grande partecipazione di giovani e di studenti a questa giornata”. Per mons. Giuseppe Satriano, quella di oggi è stata “una giornata importante”. Alla giornata del ricordo ha partecipato una donna inglese, Iolanda, figlia di un deportato, Davide Enrico Ropschitz, internato per tre anni a Ferramonti. “Mio padre fino alla morte – ha detto – ha sempre considerato l’Italia come la sua casa spirituale. Sarebbe stato molto orgoglioso di sapere che io sono venuta qui a dirvi il mio grazie”.

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