I carabinieri della Compagnia di Paola hanno posto agli arresti domiciliari Franco Muto “Il re del pesce”. Il provvedimento è stato emesso sulla base della richiesta avanzata dalla Procura generale di Catanzaro dopo un’altra sentenza della Corte d’Appello che il 28 maggio scorso ha condannato il boss di Cetraro per associazione mafiosa a 20 anni di reclusione. Muto è stato ritenuto promotore, con compiti di direzione di tutta l’attività della cosca e con il compito di difendere ed ampliare, anche in Lucania ed in Campania, il proprio monopolio nell’offerta del pescato. Il Procuratore generale si è soffermato sulla sussistenza di esigenze cautelari, considerata la posizione mantenuta dal boss all’interno dell’organizzazione criminale. Franco Muto non potrà comunicare, anche per telefono o per via informatica, con persone diverse dai familiari.