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Novembre,8,2024

NDRANGHETA, TENTATA ESTORSIONE AI DANNI DI UN TESTIMONE DI GIUSTIZIA. CINQUE CONDANNE IN CASSAZIONE

Sentenza della Corte di Cassazione per sei imputati accusati di tentata estorsione ai danni dell’imprenditore e testimone di giustizia del Vibonese, Francesco Vinci. Due anni e due mesi è la condanna nei confronti di Domenico Pardea, 51 anni, di Vibo Valentia ma residente a Pizzo Calabro, Antonio Vacatello, 54 anni, di Vibo Marina, Rocco De Maio, 48 anni, Carlo Riso, 40 anni, Eugenio Gentiluomo, 64 anni, tutti di Gioia Tauro. Assolto solamente Massimo Patamia, 48 anni, anche lui di Gioia Tauro (Reggio Calabria). Gli imputati avrebbero avanzato delle richieste di denaro nei confronti dell’imprenditore, che aveva ricevuto dei soldi per dei corsi di formazione per marittimi nella città di Taranto che non si erano poi tenuti. Gli imputati sulle somme versate avrebbero preteso gli “interessi” e così dalla somma iniziale di 6.200 euro avrebbero preteso la restituzione di 15mila euro. La sentenza della Cassazione chiude la vicenda giudiziaria, nata dall’operazione della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro denominata “Never Ending”.

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